Usque ad Veritatem, EPISODIO 2 (Il Rito di York nell’Italia post fascista)- La falsa liberazione massonico-americana
Dopo il primo episodio (qui per leggerlo), della serie divulgativa ”Usque ad Veritatem”, affrontiamo in questa seconda puntata, un tema molto sconosciuto, perfino a molti studiosi e contrastatori dei fenomeni esoterici della muratoria: il rito di York, e le sue implicazioni nella ”liberazione” e della vita dell’Italia, nel periodo immediatamente susseguente alla seconda guerra mondiale. In questo articolo, verrà narrato ed evidenziato, il profondo legame che, da sempre, lega gli eventi politici e storici, con le motivazioni di carattere esoterico.
Ma andiamo per gradi.
Sulla liberazione italiana, tanto è stato detto, in questi quasi ottanta anni successivi al secondo conflitto mondiale, tanto da aver reso le vicende relative alla liberazione, come quasi un dogma di una laicizzata religione; sulla massoneria, invece, poco è stato detto, ma tanto si vocifera, si suppone e si pontifica. La disinformazione (o meglio, la scarsità di informazione) riguardo gli uomini con il grembiule (i massoni) è talmente tanta, che la maggior parte delle critiche rivolte alla ”libera muratoria”, vengono spesso etichettate come becero complottismo, se non addirittura come false notizie senza verifica.
Ed invece sorprenderebbe, ed anche tanto, se si sapesse in che modo, quell’Italia che oggi l’opinione pubblica considera vessillo di democrazia, giustizia e libertà, sia invece piuttosto figlia non solo delle strategie geopolitiche degli Stati Uniti, ma come addirittura queste siano a loro volta provenienti dalle strategie esoteriche della grande massoneria mondiale… il rito di York, per l’appunto.
Volendo fare una breve ma esaustiva analisi di comprensione, per coloro che siano estranei allo studio o alla conoscenza di cosa sia la massoneria e quindi (a maggior ragione) di cosa sia lo stesso rito di York, posso qui brevemente illustrare come il rito in questione, sia considerato il corpus rituale più antico della massoneria.
L’obbedienza facente capo al grande oriente d’italia, che risulta essere una delle agglomerazioni massoniche più corpose del mondo, e quella con più iscritti a livello nazionale, si basa su un sistema rituale composto da 33 gradi, definito rito scozzese antico ed accettato, che si sono via via strutturati da quando nel 1717 si formò la Gran Loggia d’Inghilterra a Londra.
Prima di quella data, gli unici massoni esistenti, erano quelli che praticavano l’arte muratoria vera e propria e se ne tramandavano le conoscenze ed i segreti esoterici che dietro fossero celati; questi massoni venivano definiti operativi.
Ma dal 1717, vennero ammessi a far parte della muratoria inglese, anche tutti quelli che non fossero realmente praticanti dell’arte muratoria, bensì dei semplici studiosi di filosofia, esoterismo, magia, alchimia e quant’altro; questi, invece, vennero chiamati massoni speculativi.
La differenza tra queste due protocategorie, si sostanziò nel fatto che molti di coloro definiti operativi, si considerassero degli ”ancient” ovvero gli antichi, mentre quelli ammessi nella neo massoneria speculativa, venissero definiti ”moderns” e quindi moderni. La primaria diversità che invase queste due frange massoniche, fu che molti degli ancient, mantennero il loro primitivo rito, strutturato di tre gradi, ovvero apprendista, compagno e maestro. Gli speculativi, ovvero i moderns, si basarono prima su di un sistema binario formato dai primi due gradi, a cui solo successivamente venne aggiunto il terzo, e poi via via, si aggiunsero gli ulteriori trenta gradi, che costituiscono il rito scozzese antico ed accettato, conosciuto fino ai giorni nostri.
Il rituale degli operativi, quindi di coloro che si definissero ”antichi”, si è protratto fino ai giorni nostri, in quello che viene per l’appunto definito il rito di york o Arco Reale, compreso da tre macroramificazioni, che costituiscono ognuna un rito indipendente, chiamate massoneria capitolare, massoneria criptica e massoneria cavalleresca (quest’ultima contenente anche gli ordini di Cavaliere di malta e quello di Cavaliere Templare).
Ognuna di queste, è poi strutturata da alcuni gradi e ordini, che ne scandiscono le tappe esoteriche degli iniziati.
Ebbene, questo macro rituale compreso nel rito di York, è oggi accettato e riconosciuto dal rito scozzese, che ne conferisce addirittura una qualifica di ”via per il perfezionamento massonico”.
Il rito di york, è quindi considerato dalla massoneria obbediente al rito scozzese, come quella tappa privilegiata e necessaria, a cui solo i massoni più ”degni” possano accedervi.
Ed infatti questo particolare sistema rituale, è stato introdotto in Italia molto recentemente, e per l’esattezza il 14 Settembre 1945, praticamente pochissimi giorni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.
E’ uno storico del rito di York (nella foto in basso) (nome che non rivelerò per evitare che qualche fratello Cristiano in buona fede, ne legga gli scritti, senza esserne spiritualmente difeso o preparato) che racconta di come addirittura in quel giorno del 1945, a ridosso della fine del secondo conflitto mondiale, giungesse in Italia un aereo governativo proveniente dall’America, che portasse a bordo Harry Truman (fratello dell’allora Presidente degli USA), Ray V. Denslow (sommo sacerdote del gran capitolo generale dell’arco reale), George E. Bushnell (futuro sovrano gran commendatore giurisd. sud rito scozz), Claude J. Mc Allister, gran maestro del Montana, e Charles H Johnson gran maestro dello Stato di New York.
Questa delegazione si trovò poi ad investire di questo nuovo rituale, il primo italiano che lo ricevette, ovvero Publio Cortini, che sarebbe poi divenuto il futuro gran maestro del grande oriente d’italia.
I motivi per cui tale delegazione giunse in Italia, rimanendovi ben sedici giorni, sono ritrovati nella ragione stessa della loro missione, che fosse cioè quella di trovare una conglomerazione massonica, ”degna” di ricevere ed amministrare questo particolare rito. Ma un altro motivo può essere ritrovato (e forse più importante) nel fatto per cui, nonostante da più di tre secoli fosse presente la massoneria del rito scozzese antico ed accettato sul territorio italiano, fu invece necessario che addirittura giungesse una delegazione Governativa americana, per installare un nuovo rituale: e cioè che ciò si dovesse evidentemente alla complicità non solo e tanto del governo americano, nella liberazione italiana, bensì anche e soprattutto alla partecipazione della massoneria americana stessa, che in quel giorno del 14 Settembre 1945, veniva a riscuotere dall’Italia il suo bottino di guerra, che sarebbe consistito da lì in poi, nell’asservimento ed obbedienza della stessa massoneria italiana, agli americani, non più solamente da un punto di vista politico e militare, bensì anche e specialmente da quello più consistente e pericoloso, dell’aspetto esoterico.
Nota importante va poi anche aggiunta per la presenza, in quella delegazione, del fratello del Presidente degli Stati Uniti, che evidentemente dimostra di essere il più chiaro e lampante simbolo di come, la situazione politica italiana del secondo conflitto mondiale, sia stata figlia non tanto o soltanto di elementi politici o militari, quanto invece piuttosto derivi dalle strategie esoteriche della massoneria mondiale, che da lì a breve, avrebbe iniziato dall’Italia e da Roma, a sferrare il suo attacco alla religione Cristiana.
Insomma, ancora una volta, appare assolutamente chiaro e limpido, come le vicende italiane susseguenti alla seconda guerra mondiale, non furono assolutamente rette (non almeno nella loro parte maggiore) da motivazioni di carattere politico, bensì come perfino una vicenda tanto decantata dalla laica religione italiana del ”sinistrismo”, come fu quella della liberazione e della ”democraticizzazione” italiane, furono soprattutto figlie, di manovre poste in essere non tanto da uomini della politica, quanto piuttosto da uomini dell’esoterismo.
Tutto ciò non fa altro che fungere da rappresentazione reale e veritiera, di cosa realmente si sia celato (e si celi tuttora) dietro la scena politica mondiale, e cosa già a quel tempo, si celasse dietro la storia politica italiana, di un Paese falsamente considerato come il risorgimento dei valori della libertà, verità ed uguaglianza, nel mentre oscure forze, provenienti dai palazzi governativi di coloro che venivano considerati ”alleati”, iniziavano a gettare invece le basi per quello che sarebbe divenuto, ed è tutt’oggi, il Paese della dittatura, menzogna e disuguaglianza; ma ancora di più, risulta evidente da tale trattazione, come la scena politica, nazionale, europea o mondiale, non possa mai considerarsi estranea ed indipendente, da vicende e macchinazioni, che siano soprattutto e per prima figlie di valutazioni di carattere esoterico, e solo dopo di carattere politico.
Ma una cosa, fra tutte, rimanga però ancora più chiara:
NON PRAEVALEBUNT
Emmanuel Giuseppe Colucci Bartone